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17 06 2013 | Rimini | Bilanci 2013, i sindacati vogliono il modello tedesco

Lunedì, 17 Giugno 2013

tortora-chiaroRimini | Bilanci 2013, i sindacati vogliono il modello tedesco

 

“Mi va bene prendere a modello i Paesi nordeuropei quando si parla di sostenibilità, mobilità e via dicendo – dice Graziano Urbinati di Cgil Rimini – ma a questo punto sarebbe bene prendere spunto da loro anche per come gestiscono la concertazione tra istituzioni e parti sociali”. Urbinati si riferisce alla contrattazione sociale dei sindacati con i Comuni del riminese in fase di bilancio, percorso che non sempre è stato possibile e non sempre ha condotto a risultati negli ultimi mesi. “Bisognerebbe importare a Rimini il modello tedesco, quello della codeterminazione tra le parti. Secondo me – dice Urbinati –- farebbe bene a tutti, sicuramente non farebbe male”.

 
In attesa che un po’ di nord Europa arrivi davvero, Cgil, Cisl e Uil hanno presentato oggi l’esito delle contrattazioni effettuate con i maggiori Comuni della Provincia. “Nel presentarci alle amministrazioni siamo partiti dal protocollo sottoscritto con Anci (l’associazione dei Comuni) sulle relazioni sindacali da tenere in fase di bilancio 2013 con uno sguardo privilegiato alla crisi e all’appesantimento dei conti provocato dai tagli statali. Prima abbiamo inviato a tutte le amministrazioni un documento ‘rivendicativo’, poi abbiamo chiesto di incontrarle. Al momento sono solo due i Comuni con cui è stato sottoscritto un accordo che salvaguardasse i servizi e il welfare e non aumentasse la tassazione nonostante i maggiori tagli statali. Sono Riccione a Santarcangelo”.


Tutto ok quindi per Riccione, dove l’accordo andrà in applicazione, e tanta attesa per Santarcangelo dove questa sera si dovrà sciogliere il nodo sul commissariamento. “Speriamo che qualsiasi cosa accada – dice Urbinati – quello che abbiamo contrattato pensiamo debba esserci dato comunque. Sarebbe un brutto segnale soprattutto in questi tempi di antipolitica dimostrare di non preoccuparsi di quello che accade ai cittadini”.


Se, poi, nei piccolo Comuni i sindacati stanno lavorando per favorire unioni e fusioni in modo da garantire anche in ristrettezze le sinergie necessarie a garantire servizi con tassazioni contenute, non dappertutto nelle realtà più grandi il messaggio anticrisi dei sindacati è stato recepito.
Con Cattolica abbiamo trattato, ma alla fine non abbiamo raggiunto un accordo a causa del fatto che lì non si è ritenuto di applicare da subito la tassa di soggiorno (imposta che noi dovendo scegliere preferiamo) preferendo andare a fare leva su addizionale irpef e aliquote imu”, spiega Urbinati. A Cattolica infatti l'imposta di soggiorno arriverà dopo l'estate.
Coriano ha negato del tutto ogni possibilità di contatto con i sindacati, mentre a Bellaria l’incontro tra Comune e parti sociali è avvenuto a cose fatte e la stessa situazione si sta proponendo in questi giorni a Misano.


Infine Rimini. “Noi avremo un incontro con il Comune giovedì. Come a tutti anche agli amministratori riminesi abbiamo chiesto che siano mantenuti i servizi e il welfare e di non aumentare (e se possibile di alleggerire) le tasse, in particolare quelle che pesano sulle categorie che le pagano (pensionati e lavoratori dipendenti). Ci sono anche tante cose da chiarire. Per esempio, vorremmo sapere come il Comune farà fronte ai maggiori tagli statali. Staremo a vedere, per ora constatiamo il fatto che a differenza dello scorso anno, siamo riusciti a iniziare una trattativa”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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